Gli Artisti

Francesco Alessandrini

Francesco Alessandrini, ha conseguito con lode la laurea in contrabbasso guidato da Giancarlo De Frenza e con menzione la laurea in organo con Roberto Marini, ampliando la sua formazione musicale mediante lo studio del canto lirico con Luciano Di Pasquale. È stato orchestrale in qualità di contrabbassista, violonista e continuista, diretto da James Conlon, Giuseppe Grazioli, Donato Renzetti, contrabbassista di fila nell’Orchestra nazionale dei conservatori italiani, tenore solista nel Magnificat di Bach e in Der Schauspieldirektor di Mozart e maestro del coro “Le voci del Borgo” di Città Sant’Angelo, con il quale ha curato la messa in scena di Elisir d’amore e Traviata.
Come organista, svolge attività concertistica, ha preso parte in qualità di solista a rassegne come Castelbasso arte, musica e letteratura Fondazione Menegaz, I concerti d’organo Società della musica Riccitelli, Rassegna di musica antica Associazione Ensemble900, Vespri d’organo Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso, Armonie dello Spirito Duomo di Messina, Rassegna organistica Basilica di San Paolo fuori le mura, Note di bellezza Arcidiocesi di Pescara. Collabora con il soprano Sara Borrelli, il fagottista Tancredi Rossi e l’Orchestra Identità musicali. Approfondisce lo studio dell’improvvisazione organistica con Padre Theo Flury OSB presso l’Abbazia di Einsiedeln e presso il Pontificio Istituto di musica sacra. Frequenta il Master di Ear training presso il Conservatorio Boito di Parma. Ha preso parte, in qualità di cannofonista ed accordatore, a ripristini, restauri e costruzione ex novo, di organi a canne in Italia e all’estero, come impiegato nella ditta Mascioni organi di Azzio.

Alessandro Angelini

È docente ordinario di Storia dell’Arte Moderna all’Università degli Studi di Siena e coordinatore del Dottorato di Storia dell’Arte, che vede consorziate Unisi e Unistrasi. Fa parte della redazione di “Prospettiva”, rivista di storia dell’arte antica e moderna, e del “Bullettino Senese di Storia Patria”. Nella sua carriera, prima di accedere all’Università di Siena, oltreché nelle scuole medie superiori, ha insegnato per sette anni all’Università de L’Aquila. Dal 2012 al 2016 ha coordinato la collaborazione accademica tra l’Università di Siena e l’Institut für Europäische Kunstgeschichte dell’Università di Heidelberg. Ha collaborato all’ideazione e alla realizzazione di grandi mostre, come “Domenico Beccafumi e il suo tempo”, 1990, “Francesco di Giorgio e il Rinascimento a Siena”, 1993, ed è stato curatore o co-curatore di “Sassetta e i pittori toscani dal XIII al XV secolo”, Siena, 1986; “Disegni italiani del tempo di Donatello”, Firenze, 1986; “Alessandro VII, il papa senese di Roma moderna”, Siena, 2000; “Domenico Beccafumi l’artista da giovane”, Montepulciano, 2017; “Marmo, argento e bronzo per Alessandro VII. Oreficerie e scultura monumentale dalla Roma di Bernini al Duomo di Siena”, Siena, 2019; “Federico da Montefeltro e Francesco di Giorgio. Urbino crocevia delle arti”, Urbino, 2022. Tra i suoi interessi di studio, la pittura e la scultura del Rinascimento in Toscana, la scultura del Seicento a Roma. Tra le sue pubblicazioni: “Gian Lorenzo Bernini e i Chigi tra Roma e Siena”, Cinisello Balsamo, 1998; “Pio II e le arti. La riscoperta dell’antico da Federighi a Michelangelo”, Cinisello Balsamo, 2005; “Piero della Francesca”, Milano, 2014; “Il primato dell’occhio. Temi e metodo della storia dell’arte in età moderna”, Roma, 2019.

I Baroccoli

È un ensemble fondato nel 2011 a Zurigo da Daria Zappa, Massimiliano Matesic e Pascal Suter. Si dedica con passione alla musica del XVIII secolo rendendo giustizia allo spirito dell’epoca barocca non solo musicalmente, sotto la direzione musicale di Brian Dean, ma anche in termini di goduriose delizie culinarie: così, il nome “i baroccoli” (che non deriva dall’ortaggio dal nome simile, come potrebbe sembrare inizialmente) è un incrocio tra il termine “Barocco” e il nome dell’eccellente bottiglia di Barolo la cui degustazione può essere considerata l’atto fondante dell’ensemble.

Massimo Cacciari

Massimo Cacciari è professore emerito di Filosofia alla Università San Raffaele di Milano e socio dei Lincei. È stato co-fondatore e co-direttore di riviste e autore di libri che hanno segnato la ricerca filosofica e il dibattito culturale e politico degli ultimi decenni. Tra le sue pubblicazioni più recenti, ricordiamo: Labirinto filosofico (Adelphi 2014), Occidente senza utopie (2016 con P. Prodi), Generare Dio (Il Mulino 2017), La mente inquieta. Saggio sull’umanesimo (Einaudi 2019), Il lavoro dello spirito. Saggio su Max Weber (Adelphi, 2020), Metafisica concreta (Adelphi, 2023).

Carlo Cavalletti

Carlo Cavalletti lavora da quasi quarant’anni nel campo della divulgazione e dell’organizzazione musicale. Dal 1985 al 1999 ha collaborato stabilmente con la RAI, realizzando e conducendo al microfono tutte le principali trasmissioni di Radio Tre dedicate alla musica classica. Dal 1989 al 1993 è stato caporedattore della rivista «Musica e Dossier» e dal 1995 al 1997 ha lavorato all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, occupandosi delle edizioni. Dal 1990 insegna storia della musica nei Conservatori: attualmente è docente presso il Conservatorio di Perugia. Ha scritto programmi di sala e tenuto conferenze e lezioni-concerto per molte delle principali istituzioni musicali ed è autore di un libro per ragazzi intitolato Chopin e la musica romantica. Dal 1996 al 2006 ha fatto parte del comitato artistico dell’Accademia Filarmonica Romana. Nel 1997 ha curato l’organizzazione e la programmazione delle trasmissioni di Radio Tre Rai e nel 1999 è stato coordinatore artistico del Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano. Dal 2000 al 2005 è stato coordinatore artistico dell’Accademia Filarmonica Romana. Dal 2005 è stato direttore artistico, per quattro edizioni, del Cantiere di Montepulciano. Nel 2009 ha dato vita a una agenzia di Artist Management che dal 2011 ha assunto il nome di Cavartists. Co-fondatore del Festival di Pasqua a Montepulciano, ne è direttore organizzativo dal 2015. Nato a Roma, è diplomato in pianoforte e ha studiato storia della musica presso l’Università “La Sapienza” della sua città, prima con Fedele D’Amico e poi con Pierluigi Petrobelli.

Eleonora Contucci

Ancora bambina ha cantato nella prima del Pollicino di Henze al Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano. Crescendo all’interno di questa realtà si è avvicinata a diversi generi artistici sotto la guida di personaggi come Marcel Marceau e ha preso parte a numerose produzioni del Cantiere. Iniziato lo studio del Canto Lirico con Maria Vittoria Romano, si è diplomata sotto la guida di Nicoletta Panni. Ha frequentato masterclass con Alfredo Kraus, Renata Scotto e Julia Hamari e con Hervé Niquet sulla vocalità barocca. Ha cantato nelle più importanti Stagioni Liriche italiane ed estere: tra i molti titoli si ricordano Nozze di Figaro con Mehta a Firenze, Amadigi di Händel con Alessandrini al San Carlo, a Roma e al Festival di Beaune, La Favorite a Genova con Riccardo Frizza, L’incoronazione di Poppea con Alessandrini a Salamanca e a Beaune, L’elisir d’amore a Firenze con Campanella, Orfeo alla Scala con Alessandrini e la regia di Bob Wilson. Fra i suoi impegni più recenti, L’elisir d’amore a Modena, Reggio Emilia e Parma, Gianni Schicchi a Parma, Pollicino di Henze e Il mondo alla rovescia di Salieri al Cantiere di Montepulciano, Elektra al Comunale di Bologna. Molto attiva anche in campo concertistico sinfonico e cameristico, ha cantato con direttori come Albrecht, Bolton, De Bernart, Mazzola, Piovano, Stenz e Tate, ha collaborato con prestigiosi ensemble e orchestre come “Concerto Italiano”, “Sentieri Selvaggi”, la “Lautten Compagney” di Berlino, l’Orchestra della Toscana, l’Orchestra di Padova e del Veneto, e ha preso parte a numerose Liederabend con artisti come Malcolm Bilson al fortepiano. Fra i suoi impegni concertistici più recenti, recital per la Scarlatti di Napoli e l’Accademia Filarmonica Romana, concerti con la Lautten Compagney di Berlino per la Chigiana a Siena e l’Amiata Piano Festival, lo Stabat Mater di Dvořák al Teatro Bellini di Catania e la Messa dell’incoronazione di Mozart con l’Orchestra Sinfonica Siciliana. La Brilliant ha pubblicato due suoi CD con i Lieder di Burgmüller e la prima registrazione mondiale dei Lieder di Staehle. Nel 2015 ha dato vita al Festival di Pasqua a Montepulciano (www.festivaldipasqua.it), di cui è direttore artistico. È docente di canto lirico presso il Conservatorio di Bolzano.

Antonio Corianò

Antonio Corianò compie i suoi studi musicali a Parma presso il Centro Universale del Bel Canto e si perfeziona all’Accademia Filarmonica di Bologna; prosegue il proprio percorso formativo sotto la guida dei tenori Raul Gimenez e Paolo Barbacini. Il suo debutto in teatro avviene nel 2012 con il ruolo di Manrico né Il Trovatore per il Ravenna Festival dove si fa notare per la particolare bellezza del timbro vocale. Seguiranno altri anni di studio ed importanti esperienze formative che, seppur non in ruoli di primo piano, gli daranno la possibilità di crescere e imparare alla grande scuola del palcoscenico esibendosi nei più importanti teatri italiani sotto la guida di alcune fra le più prestigiose bacchette della musica lirica. Si citano fra gli altri: Macbeth di Verdi al Teatro dell’Opera di Roma diretto da Riccardo Muti, al Teatro del Maggio Musicale di Firenze diretto da James Conlon e al Teatro alla Scala di Milano sotto la guida di Valery Gergiev. La traviata ancora al Teatro alla Scala diretta da Daniele Gatti, Nabucco e Madama Butterfly al teatro Petruzzelli di Bari, Attila al Teatro Regio di Parma diretto da Gianluigi Gelmetti.
L’occasione per esprimere appieno il proprio talento gliela offre ancora il Ravenna Festival nel 2020, scegliendolo per debuttare il ruolo di don José nella Carmen di Bizet. Al successo di pubblico si affiancano i riconoscimenti della critica che ne elogia lo schietto squillo tenorile e riconosce nella sua emissione la tradizione della tecnica di canto all’italiana. Dotato di una voce dal particolare colore brunito e di una notevole prestanza scenica, dopo il suo recente debutto né I lombardi alla prima crociata al Teatro de l’Opéra di Monte-Carlo, viene definito dalla stampa francese come «il tenore dalla voce di spada».
Nella passata stagione è stato ancora Don Josè in Carmen al Teatro de la Maestranza di Siviglia, Aroldo nell’omonima opera di Giuseppe Verdi nella produzione del Ravenna Festival, ha debuttato il ruolo di Riccardo in Un ballo in maschera al Teatre Principal de Palma de Mallorca, quello di Rodolfo in Luisa Miller al Teatro di Erfurt ed è stato Pollione in Norma nei vari teatri di Opera Lombardia e al Carlo Felice di Genova.
Come più recente e significativo debutto si segnala il ruolo di Mario Cavaradossi nella Tosca di Puccini al Gran Teatre del Liceu di Barcellona. Degna di menzione è inoltre la sua partecipazione al Festival Verdi 2023 al Teatro Regio di Parma ne I lombardi alla Prima Crociata di Verdi. Fra i prossimi futuri impegni Madama Butterfly all’Opera de Nice e Nabucco al Teatro de la Maestranza di Siviglia.

Brian Dean

Si è specializzato nella prassi esecutiva storica dei secoli XVII-XIX. Dopo aver conseguito il diploma in violino moderno e barocco presso il Conservatorio di Musica di Oberlin, ha studiato in Inghilterra grazie a una borsa della Thomas J. Watson Foundation. Ha poi conseguito il diploma di concertista presso la Rice University di Houston con Sergiu Luca. Vive in Europa dal 1987 ed è membro dell’Orchestra Barocca di Friburgo di cui è stato direttore fino al 2018; è inoltre maestro concertatore dell’Orchestra Sinfonica “Anima Eterna” di Brugge. Dal 2003 è docente di Violino e Prassi Storica presso l’Università di Lucerna. È il fondatore e direttore artistico dell’Accademia da Camera di Basilea (CAB) che si esibisce senza direttore: Brian Dean prova e dirige l’orchestra dalla posizione del concertatore. Dirige orchestre ed è docente ospite di festival e università come il Ludwigsburg Schlossfestspiele, la Händel-Akademie Karlsruhe, la Jeune Orchestre Atlantique di Saintes, l’Università di Rio de Janeiro, il Royal Conservatoire Antwerpen, l’Ensemble-Akademie di Friburgo, l’Akademie für Alte Musik Breuneck, la Bayrische Musikakademie Marktoberdorf.

The Heartfelt Band

The Heartfelt Band nasce dalla volontà di restituire freschezza e spontaneità alla musica strumentale anteriore al 1800, attraverso un’interpretazione fondata su precetti e insegnamenti provenienti da autorevoli fonti storiche. “Heartfelt” significa “sentito di cuore”, “sincero” e sono proprio la semplicità e la capacità di esprimere gli affetti le caratteristiche della musica che il gruppo intende valorizzare. Per noi la musica è un’esperienza di condivisione sociale, un dialogo tra musicisti e pubblico che offre sensazioni di gioia e benessere. Tra le nostre fonti di ispirazione, estetica e morale, spiccano le figure di Charles Avison e Francesco Geminiani. Quest’ultimo, celebre violinista e compositore, credeva che il vero intento della musica fosse «esprimere i sentimenti, animare l’immaginazione, […] suonando ogni brano con esattezza, decoro e delicatezza dell’espressione» (F. Geminiani, The Art of Playing on the Violin op. 9, 1751).
Charles Avison, allievo di Francesco Geminiani, compositore, clavicembalista, didatta e imprenditore musicale, fu l’autore di An Essay on Musical Expression, edito nel 1752 e tradotto in italiano dalla nostra violinista Lucrezia Nappini. Il saggio contiene interessantissime informazioni per l’interpretazione della musica tardo barocco/galante europea che arricchiscono le opinioni estetiche di Francesco Geminiani. Dunque il nostro intento è quello di raccogliere l’eredità di questi autori attraverso la ricerca di un’interpretazione musicale elegante e allo stesso tempo immediata, in grado di muovere le più varie passioni umane e di raggiungere anche le nuove generazioni: «Beati coloro che percepiscono i suoi effetti e beato l’artista che sa come rivelarli» (C. Avison, op. 7, London, 1760).

Lucrezia Nappini si è diplomata con il massimo dei voti in violino moderno al Conservatorio di Musica “F. Morlacchi” di Perugia, sotto la guida del M° Patrizio Scarponi. Successivamente si è trasferita a Bologna per specializzarsi in violino barocco con il M° Enrico Gatti al Conservatorio “G.B. Martini”, dove ha ottenuto il diploma con il massimo dei voti. Lucrezia ha anche studiato contrappunto e musicologia con il M° Giorgio Pacchioni. Nel 2021 ha vinto il 2° premio al Concorso Internazionale di violino barocco “Marco Uccellini”, presidente di giuria il M° Luca Giardini, e nel 2018 è stata selezionata, con il clavicembalista Alessandro Trapasso, per la finale del Concorso Internazionale di Musica Antica “Maurizio Pratola”, presidente di giuria il M° Paul O’Dette. Nel 2014 ha lavorato con l’Orchestra Giovanile Italiana diretta dai M° John Axelrod, Paul Goodwin e Nicola Paskowski, esibendosi in vari Teatri europei con solisti come Francesca Dego e Marco Pierobon. Lucrezia si è esibita con vari gruppi da camera e orchestre nell’ambito di importati Festivals Europei, ad esempio “BBC Proms, Royal Albert Hall” (UK), “Innsbrucker Festwochen der Alten Musick” (Austria), “Festival de Saintes” (Francia), “West Coast” (Portogallo), “Bologna ArteFiera”, “Wunderkammer Trieste”, “Festival Monteverdi”, “Pietà de’ Turchini”, “Festival dei Due Mondi”, “Grandezze e Meraviglie”, “Roma Festival Barocco” (Italia), e ha partecipato a progetti come “Aamplify – Academy of Ancient Music” (Londra), “Akademie Versailles” (Praga), “Accademia Bizantina – Residenza Barocca”, “Stradella Project” (Italia). Ha lavorato con rinomati artisti, tra cui Amandine Beyer, Laurence Cummings, Bojan Cicic, Roberta Invernizzi, Alexis Kossenko, Ottavio Dantone, Marco Beasley, Luca Montebugnoli. Lucrezia è membro di Academy of Ancient Music (UK), Concerto Ibérico (PT), Auser Musici, Orchestra di San Petronio, Camerata Accademica, Orchestra San Marco (IT), Jeune Orchestre de l’Abbaye aux Dames (FR). Tra gli insegnanti con cui ha lavorato e da cui si è lasciata più ispirare spiccano Amandine Beyer, Enrico Gatti, Bojan Cicic, Enrico Onofri, Olivier Beaumont e Chiara Banchini. Lucrezia ha registrato per Tactus, NovAntiqua Records e per la RAI.

Alessandra Giovannoli nasce a Venezia da una famiglia abruzzese. Completa gli studi di violoncello e si specializza in musica da camera in Italia e in performance e interpretazione orchestrale in Svizzera. La sua formazione violoncellistica si è consolidata grazie a Maestri come Francesco Pepicelli, Rocco Filippini, Enrico Bronzi, Giovanni Gnocchi, Guido Schieffen. Membro dell’Accademia della Scala di Milano, è stata anche accademista nella Luzern Sinfonieorchester. Per un periodo ha vissuto in Brasile dove è stata primo violoncello dell’Orquesta Sinfònica de Santo Andrè. Ha suonato come solista con la Orquesta Arte barroca de Sao Paulo e la Staadtorchester Luzern; ha collaborato con la Orquesta Barroca del Festival Internacional de Juìz de Flora e Teatre instrumental de Barcelona. Collabora con gruppi come l’Orchestra di Granada, di Almerìa e di Màlaga. Si è avvicinata al repertorio barocco all’età di dodici anni, coltivando questa passione in parallelo all’attività con il violoncello moderno. Negli ultimi anni ha seguito corsi di alto perfezionamento all’Esmuc di Barcellona con Emmanuel Balssa e al Conservatorio di Verona nella classe di Catherine Jones. Si è perfezionata con Marco Ceccato, Gaetano Nasillo, Jaap ter Linden, Phoebe Carrai. Alessandra è membro del Concerto Ibérico (PT), Iliber Esemble (SP), The Heartfelt Band (IT).

Alessandro Trapasso inizia la sua formazione al pianoforte, arrivando a diplomarsi nel 2013 sotto la guida del M° Roberto Guglielmo nel conservatorio “A. Boito” di Parma. Segue corsi di alto perfezionamento con importanti pianisti, tra cui Pietro De Maria, Daniel Rivera e Ramin Bahrami. Si annoverano diverse esperienze concertistiche in recital e come solista e direttore con l’orchestra “Fides in musica” di Udine e l’orchestra “Dedalus Ensemble” di Parma. Nell’ambito della musica da camera riporta un secondo premio assoluto alla settima edizione del concorso “I giovani e l’arte” organizzato dall’associazione E.P.T.A. – Italy. Partecipa a diversi festival musicali tra i quali “World Bach-Fest” a Firenze e “Settembre al Borgo” a Casertavecchia, in occasione del quale riceve una speciale menzione di merito da parte del M° Bahrami. Si esibisce, inoltre, per la stagione concertistica 2012/2013 della prestigiosa Accademia Filarmonica Romana. La predilezione per la musica antica e l’approfondimento del repertorio antico al clavicembalo e all’organo danno vita ad una nuova fase della sua formazione: nel 2017 ottiene, col massimo dei voti, il diploma accademico di secondo livello in clavicembalo, presso il conservatorio di Parma, nella classe del M° Francesco Baroni. Nel 2018 si specializza sotto la guida del M° Menno Van Delft ad Amsterdam. Approfondisce lo studio dell’organo sotto la guida del M° Maurizio Croci presso la civica scuola di musica “Claudio Abbado” di Milano e con il M° Enrico Viccardi a Parma. Ha seguito corsi di alto perfezionamento con insegnanti di riconosciuta fama come Emilia Fadini, Enrico Baiano, Christophe Rousset, Béatrice Martin, Miklòs Spànyi e Pieter Van Dijk. Durante gli studi viene selezionato per il programma “Early music small vocal ensembles on the professional scene” per il progetto Erasmus+ KA2 VOXearlyMUS e si esibisce al festival di musica antica di Utrecht 2017. Numerosi i concerti grazie all’attività del Dipartimento di Musica Antica del conservatorio di Parma e molto proficue le lezioni con il M° Roberto Gini, grazie al quale nasce uno spiccato interesse nei confronti della musica d’insieme e della retorica musicale. Collabora con diversi gruppi come la “Filarmonica Arturo Toscanini” di Parma, la “Camerata ducale di Parma” sotto la direzione del M° Ruggero Marchesi e l’”Ensemble Boito”, con il quale si esibisce alla IX edizione del festival “Anima Mea” di Bari. Nel 2015 realizza uno dei suoi sogni fondando l’orchestra da camera “Primavera Barocca Ensemble”, con l’intento di portare avanti un progetto di ricerca e interpretazione della musica antica. Da sempre accosta all’attività concertistica la passione per l’insegnamento che viene appagata grazie a diverse collaborazioni con scuole statali ed istituti privati nella città di Parma, dove tuttora risiede.

Istituzione Sinfonica Abruzzese

L’Istituzione Sinfonica Abruzzese (ISA), qualificata come Ente Morale ONLUS, è una delle tredici Istituzioni Concertistico-Orchestrali (ICO) italiane riconosciute dal Ministero della Cultura ai sensi dell’art. 28 della Legge 14 agosto 1967 n. 800 con il compito di promuovere, agevolare e coordinare le attività musicali nel territorio di riferimento. Fondata nel 1970 per volontà del compianto Avv. Nino Carloni, che ne fu primo Presidente, l’ISA è un’Istituzione dotata di un complesso orchestrale stabile a carattere professionale che svolge annualmente, sul territorio regionale e nazionale, attività secondo i criteri quantitativi e qualitativi indicati dal Fondo Unico per lo Spettacolo che ne garantisce, unitamente a Regione Abruzzo ed al Comune di L’Aquila, il finanziamento. Nel corso della sua pluriennale attività, l’Orchestra dell’ISA si è esibita per e con le più prestigiose istituzioni musicali italiane tra le quali, a titolo esemplificativo, si ricordano l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il Teatro alla Scala con la direzione dei più grandi Maestri della scena nazionale ed internazionale qual, a titolo esemplificativo e non esaustivo, Carlo Zecchi, Gianluigi Gelmetti, Bruno Aprea, Piero Bellugi, Donato Renzetti, Nino Antonellini, Massimo De Bernart, Marco Zuccarini, Marcello Bufalini, Carlo Rizzari, Giampaolo Pretto, Roberto Molinelli, Pietro Borgonovo, Ulrich Windfurh, Alexander Mayer, Carlo Goldstein e Daniel Oren. Il M° Riccardo Muti l’ha diretta in un importante concerto commemorativo tenutosi a pochi mesi dal sisma che ha colpito L’Aquila nel 2009. Parimenti, nelle sue esecuzioni musicali, l’ISA vanta la presenza di grandi Solisti quali Vladimir Ashkenazy, Barbara Hendriks, Katia Ricciarelli, Milva, Renato Bruson, Placido Domingo, Carmela Remigio, Andrea Bocelli, Ivo Pogorelich, Salvatore Accardo, Uto Ughi, Milan Turcovic, Maurice André, Hermann Baumann, Danilo Rossi, Severino Gazzelloni, Enrico Rava, Rudolf Firkusny, Leonid Kogan, Paul Tortelier, Massimiliano Damerini, Michele Campanella, Bruno Canino, Maria Tipo, Jörg Demus, Mario Brunello, Nazzareno Carusi, Sylvano Bussotti, Boris Petruschansky, Roberto Prosseda, Fabrizio Meloni, Pavel Berman, Benedetto Lupo, Luigi Piovano, Alessandro Carbonare, Francesca Dego, Miriam Prandi, Alessandro Deljavan, Gennaro Cardaropoli, Massimo Quarta, Domenico Nordio, Alessio Allegrini e Rainer Honeck. L’ISA ha al suo attivo anche numerose incisioni con primarie case discografiche quali discografiche BMG Ariola, Amadeus-Paragon, Arts, Rugginenti, Sonzogno, Bongiovanni e registrazioni per la RAI – Radio Televisione Italiana e molteplici prime esecuzioni di compositori contemporanei. La Direzione Artistica dell’Orchestra, che ha sede presso il Ridotto del Teatro Comunale in L’Aquila, è attualmente affidata al M° Ettore Pellegrino che nel 2010 era succeduto al M° Vittorio Antonellini e nel 2018 è subentrato alla Prof.ssa Luisa Prayer che l’ha guidata nel triennio 2015/2017. Il Presidente dell’Istituzione Sinfonica è il M° Bruno Carioti che è succeduto nel 2020 ad Antonio Centi nominato Presidente Onorario.

Nikolay Khozyainov

Nato nel 1992, ha iniziato lo studio del pianoforte a cinque anni proseguendolo alla Scuola Centrale di Musica del Conservatorio Ciaikovskij di Mosca dal 1999, anno in cui ha debuttato nella Sala Grande del Conservatorio. Dal 2005 è stato allievo di Mikhail Voskresensky con il quale ha completato gli studi al Conservatorio Ciaikovskij. Attualmente vive fra Ginevra e la Germania, dove ha conseguito un Advanced Degree presso la Hannover Hochschule für Musik sotto la guida di Arie Vardi. A 18 anni è stato il più giovane finalista al Concorso Chopin di Varsavia, dove ha ottenuto una menzione speciale. Nel 2012 ha vinto il primo premio assoluto al Concorso Internazionale di Dublino e ha vinto il 2° Premio e il Premio del pubblico al Concorso internazionale di Sydney, dove ha ricevuto anche cinque premi speciali.
Si è esibito con successo in sale come la Carnegie Hall e il Lincoln Center a New York, il Kennedy Center a Washington, la Wigmore Hall di Londra, la Salle Gaveau, il Théâtre de Champs-Elysees e il Louvre a Parigi, la Sala Cajkovskij a Mosca, la Suntory Hall a Tokyo e ha collaborato con orchestre come la Tokyo Symphony, la Sydney Symphony, la Filarmonica di Varsavia, l’Orchestra Nazionale Ceca, l’Orchestra Sinfonica di Stato Russa, la RTE National Symphony.
In Italia ha suonato più volte con enorme successo: Ravello Festival, Concerti al Quirinale, Varignana Festival, Ravenna Festival, Teatro Verdi di Trieste, Teatro Comunale di Bologna, Orchestra Filarmonica Marchigiana, Teatro Grande di Brescia, Ferrara Musica.

Adelion Kola

Adelion Kola è nato nel 1998 a Rreshen, Albania. Dopo aver completato gli studi presso il liceo artistico “Jordan Misja” sotto la guida della pedagoga Alma Strazimiri, si è trasferito in Italia nel 2018 per continuare la sua formazione al conservatorio “Claudio Monteverdi” di Bolzano, nella classe di canto del professor Giulio di Raco, laureandosi nel 2022 nella classe della professoressa Eleonora Contucci. Nel 2017 ha organizzato il suo primo concerto solistico nella cattedrale di Tirana (Albania). Nel 2020 ha debuttato nel ruolo di Colas nell’opera Bastien und Bastienne di Mozart. Nell’ottobre dello stesso anno, ha interpretato il ruolo di Schlendrian nella Cantata del caffè di Bach. Nel 2022 ha debuttato come solista eseguendo la Nona Sinfonia di Beethoven a Bolzano, Silandro e Bressanone. Nel 2023 ha fatto il suo debutto solista nel Requiem di Mozart. Nello stesso anno ha fatto il suo debutto al Teatro di Trento nel ruolo di Masetto nell’opera Don Giovanni e ha debuttato nel ruolo del Barone Douphol nell’opera La Traviata di Verdi a Buscoldo (Mantova) e Guastalla.

Cristiano Malica

Cristiano Malica è nato nel 1993 a Oristano. Dopo aver ottenuto la laurea con lode in Fisica presso l’Università di Cagliari, ha approfondito i suoi studi conseguendo un Dottorato di Ricerca con lode alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste. Il suo percorso nel canto lirico si è sviluppato in modo principalmente autodidatta, trovando ispirazione e consulenze da rinomati cantanti e artisti a Cagliari e Trieste. Attualmente ricopre il ruolo di ricercatore presso l’Università di Brema, in Germania. Durante la sua permanenza a Brema, ha collaborato attivamente con varie realtà corali locali, tra cui il coro dell’Opera, partecipando a esibizioni di rilievo come l’esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven presso la Die Glocke di Brema, diretta da John Nelson, e della Seconda Sinfonia di Mahler presso l’Elbphilharmonie di Amburgo, sotto la direzione di Klaus Mäkelä. Nel 2023 ha fatto il suo debutto nel ruolo di Don Ottavio nel Don Giovanni di Mozart al Teatro Sociale di Trento, sotto la direzione di Andrea Raffanini e con la regia di Gabriella Medetti.

Vincenzo Maltempo

La personalità artistica di Vincenzo Maltempo ha trovato un’importante collocazione nell’eterogeneo panorama musicale contemporaneo soprattutto grazie al suo impegnativo lavoro di riscoperta e di diffusione della musica di Charles Valentin Alkan, del quale è oggi considerato come uno dei più autorevoli interpreti e conoscitori al mondo. Dal 2011, infatti, Maltempo ha intrapreso un’intensa attività discografica registrando i lavori più importanti del compositore francese per l’etichetta Piano Classics; questo notevole lavoro ha attirato l’attenzione delle più rinomate riviste internazionali come «Diapason», «The Guardian», «PianoNews», «Gramophone» e molte altre. Andrew Clements («The Guardian») lo definisce: «Esaltante, una vera rivelazione!», e Robert Nemececk («PianoNews») scrive: «nessun altro pianista come Maltempo è riuscito a dominare in modo così ben congegnato e orchestrale le enormi difficoltà della sua musica». Maltempo ha inciso e suonato le opere più importanti di Alkan ed è uno dei pochissimi interpreti ad aver suonato l’intera raccolta dei suoi mastodontici Douze études dans toutes les tons mineurs op. 39 in un unico recital, a Yokohama, nel 2013. È stato nominato membro onorario della “Alkan Society” di Londra e nel 2019 ha iniziato la sua collaborazione con la prestigiosa casa editrice tedesca G. Henle Verlag. Nel 2020 la casa editrice Florestano ha pubblicato la sua biografia del compositore (Lo strano caso di Charles Valentin Alkan. Vita e musica di un genio dimenticato), la prima in italiano.
Definito un «musicista pieno di risorse con una tecnica ed una intelligenza formidabili» (Jeremy Lee, «Top Ear»), dai «suoni come scolpiti nel marmo» («PianoNews»), Vincenzo Maltempo può contare nella sua discografia, oltre a cinque CD con opere di Alkan (raccolti nel 2014 in un cofanetto), numerosi altri titoli (tutti pubblicati da Piano Classics), fra i quali: le Rapsodie ungheresi di Liszt, doppio cd nominato da «Gramophone» come “Editor’s choice” e definito da Paul Ruckert sulla stessa rivista «la più bella integrale che abbia mai ascoltato»; la Sonata op. 14, l’Humoreske e le Romanze di Schumann; i 12 Studi Trascendentali di Lyapunov che guadagna critiche a 5 stelle su «Diapason» e su altre riviste italiane ed estere; i due Concerti di Brahms, registrati live con la Mitteleuropa Orchestra diretta da Marco Guidarini; le Variazioni Diabelli, le Variazioni “Eroica” e l’integrale delle Bagatelle di Beethoven, le 10 Sonate per pianoforte di Skrjabin (è il primo italiano nella storia ad inciderne l’integrale) e, di recente pubblicazione, la Sonata e l’integrale della musica per pianoforte di Paul Dukas.
Vincitore del Premio Venezia 2006 al Teatro La Fenice, la sua carriera concertistica internazionale lo vede da quel punto esibirsi nei più importanti festival e teatri d’Europa (La Fenice di Venezia, Teatro Lirico di Cagliari, Festival dei due Mondi di Spoleto, Festival Liszt di Raiding, Raritäten der Klaviermusik a Husum), America (Miami International Piano Festival), Messico (Festival Internacional de Piano en Blanco y Negro), Asia. Fra i suoi impegni più recenti, concerti per la Società Aquilana dei Concerti, per i “Concerti al Quirinale” di RAI Radio Tre, per gli Amici della Musica di Perugia e le International Piano Series di Friburgo, in Svizzera.
Il suo percorso musicale è fortemente influenzato da Salvatore Orlando, allievo di Sergio Fiorentino, con il quale si diploma nel 2005 al Conservatorio S. Cecilia di Roma con il massimo dei voti e la lode. I suoi studi proseguono in seguito con Riccardo Risaliti presso l’Accademia pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola, dove ha la possibilità di frequentare masterclass con pianisti come Ashkenazy, Marshev, Levin, Kocsis e altri. Le sue trascrizioni pianistiche sono pubblicate dalla Ries&Erler di Berlino e dalla MusePress di Tokyo. Dal 2017 è fondatore e direttore artistico del “Premio Alkan per il virtuosismo pianistico”, evento annuale che ha luogo al Castello di Castano, nel piacentino. Vive a Torino ed è docente di pianoforte al Conservatorio di Alessandria.

Grazia Marchianò

Già professore ordinario di Estetica e Storia e Civiltà dell’India e dell’Asia orientale all’Università di Siena-Arezzo, curatrice dell’opera Omnia di Elémire Zolla presso l’Editore Marsilio (Venezia), autrice di centinaia di scritti di filosofia comparata, orientalistica e nel campo delle convergenze di “scienza e spiritualità”. La sua opera più recente è Interiorità e finitudine. La coscienza in cammino: orizzonti eurasiatici (Rosenberg&Sellier, Torino 2022, Premio Eugenio Montale 2023).

Massimiliano Matesic

Massimiliano Matesic, nato a Firenze nel 1969, studia direzione d’orchestra e composizione al Conservatorio Cherubini e alla Hochschule di Freiburg. Dopo il diploma, a Freiburg è assistente di Peter Gülke, direttore dell’Orchestra da camera e professore di Direzione. Si perfeziona con Zinman alla American Academy of Conducting presso il Festival di Aspen (2000 e 2001); qui riceve anche importanti stimoli da Jorma Panula. Premiato al Concorso Primavera di Praga (2000), dal 1992 al 1995 è stato maestro sostituto al Cantiere di Montepulciano. Dal 2002 al 2004 è direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica di Villingen-Schwenningen. Quale direttore stabile dell’Orchestra Giovanile di Zurigo ha svolto attività in tutto il mondo. Ha diretto numerose orchestre europee ed è stato professore ospite presso la Showa Academy of Music di Kawasaky. La sua opera da camera Katze Ivanka, commissione dell’Opera di Amburgo (2016), pubblicata da Sikorski, è poi stata ripresa al Festspielhaus di Baden-Baden e al Teatro Nazionale di Sofia. Sikorski ha pubblicato anche una sua versione orchestrale della Winterreise di Schubert, interpretata da Matthias Goerne a Zurigo nel 2021.

Paolo Mercogliano

Nato a Roma nel 1999, ingegnere informatico al Politecnico di Torino, nel 2022 si è laureato artista degli effetti speciali al National Centre for Computer Animation di Bournemouth. Con Outpost di Londra – dove attualmente è impiegato – e con MPC ha lavorato agli effetti visivi di film come Disenchanted della Disney, Nope di Jordan Peele, e di serie della BBC. Fra i progetti del 2024, l’installazione video La Perla Nera per la mostra “Franco Maria Ricci. L’Opera al Nero” che inaugurerà a fine aprile al Palazzo Ducale di Genova nell’ambito delle iniziative per Genova Capitale del Libro.

Pietro Mercogliano

Co-fondatore e segretario artistico del Festival di Pasqua a Montepulciano, è il coordinatore editoriale della rivista d’arte «FMR». Si è laureato alla Sapienza di Roma in Lettere e Filologia Moderne con due Tesi su Dante discusse con Giorgio Inglese. Nel 2023 ha curato presso il Labirinto della Masone la mostra “Destini incrociati. Italo Calvino e Franco Maria Ricci”; nell’aprile 2024, a compimento delle iniziative per Genova Capitale del Libro, curerà la mostra “Franco Maria Ricci. L’Opera al Nero” presso Palazzo Ducale. Ha pubblicato libri e articoli con Franco Maria Ricci, Bibenda e Poste Italiane, Zecchini, Edizioni di Storia e Letteratura, Titivillus, Edizioni dell’Orso. Fra le sue ultime opere, il libretto per il monodramma da camera Brendano musicato da Massimiliano Matesic e la drammaturgia Racconto di una notte di Mezzestate rappresentata in diverse stagioni musicali nella primavera/estate del 2023.

Riccardo Noury

Riccardo Noury è il portavoce di Amnesty International Italia, organizzazione per la difesa dei diritti umani di cui fa parte dal 1980. È autore o coautore di numerose pubblicazioni sui diritti umani, tra cui Un errore capitale (Edizioni cultura della pace, 1998), Non sopportiamo la tortura (Rizzoli Libri Illustrati, 2001), Poeti da Guantánamo (2007) e Srebrenica. La giustizia negata (Infinito, 2015). Dal 2003 cura l’edizione italiana del Rapporto annuale di Amnesty International. Ha due blog sul «Corriere della Sera» e sul «Fatto quotidiano» e collabora con «Articolo 21» e «Pressenza».

Orchestra Poliziana

L’Orchestra nasce nel 1992 all’interno dell’Istituto di Musica di Montepulciano. È composta da docenti e allievi dell’Istituto “Henze”, ma anche da allievi del Conservatorio “R. Franci” di Siena, del Liceo musicale di Arezzo e da studenti e musicisti del sud della provincia di Siena. Esegue regolarmente concerti e produzioni per il Cantiere Internazionale d’Arte e per le stagioni invernali della Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte e degli Amici dell’Istituto di Musica “Henze”. Il suo repertorio è costituito principalmente da autori del periodo barocco e classico, come Bach, Vivaldi, Gabrieli, Mozart, Cimarosa, Durante, Martini. Affronta spesso partiture del repertorio contemporaneo, eseguendo brani di Weill, Britten e Henze. Fra gli autori contemporanei che hanno scritto per il suo organico si trovano Detlev Glanert, Nicola Campogrande, Paolo Coggiola, Alessandro Sbordoni, Mauro Montalbetti. L’Orchestra Poliziana si è esibita in varie regioni d’Italia. È stata diretta da maestri affermati nel panorama europeo, quali Carlo Boccadoro, Roland Böer, Luciano Garosi, Daniele Giorgi, Antonio Greco, Enrique Mazzola, Mark Niemann. Partecipa anche al Bruscello Poliziano.

Ivan Ozerov

Ivan Ozerov è un baritono russo nato a Ekaterinburg. Il suo interesse per il teatro, il balletto e la musica, manifestato fin da bambino, è stato notato e incoraggiato dai genitori e dai nonni. Dopo aver studiato danza classica per 10 anni prendendo parte a numerosi balletti nei teatri dell’opera di Ekaterinburg e Perm, a causa di un infortunio ha dovuto lasciare la danza. Dopo essersi laureato all’Università, ha iniziato a studiare canto al Conservatorio degli Urali, dove si è diplomato. Trasferitosi in Italia per perfezionarsi, attualmente studia al Conservatorio “Claudio Monteverdi” di Bolzano nella classe di Eleonora Contucci. Vincitore di concorsi internazionali (in Russia, Italia, Germania, Belgio), ha debuttato nell’opera La Traviata di Verdi nel ruolo di Germont a Ekaterinburg. Nell’ultimo anno ha eseguito concerti solistici a Bolzano, Vipiteno, Merano, Modena, Parma, Roma e Orvieto. Selezionato alla “Belcanto Academy” di Trento edizione 2023, ha partecipato a numerosi concerti organizzati dall’Accademia.

Giacomo Piazza

Luigi Piovano

Si è diplomato in violoncello a 17 anni col massimo dei voti e la lode sotto la guida di Radu Aldulescu. Per molti anni è stato primo violoncello del gruppo Concerto Italiano, diretto da Rinaldo Alessandrini. Nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per partecipare al “Progetto Pollini” al Festival di Salisburgo, alla Carnegie Hall, a Tokyo e a Roma. Molto attivo nella musica da camera a fianco di artisti del calibro di Pollini, Sawallisch, Chung, Lonquich, Sitkovetsky, Kavakos, le sorelle Labeque, dal 2005 suona regolarmente in duo con Antonio Pappano. Ha suonato come solista con orchestre come Tokyo Philharmonic, New Japan Philharmonic, Accademia di Santa Cecilia, Seoul Philharmonic, Orchestre Symphonique de Montréal, sotto la direzione di direttori come Chung, Nagano, Pappano, Pletnev. Nel 2020 Arcana ha pubblicato il CD con le Sonate di Brahms in duo con Antonio Pappano. Da oltre vent’anni è primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia. Suona un violoncello Francesco Ruggeri detto “il Per” (1692) messo gentilmente a disposizione da Francesco Micheli. Dal 2002 si dedica sempre più alla direzione d’orchestra. Ha registrato per Naxos, Eloquentia e Sony, è stato direttore musicale di Roma Tre Orchestra e dell’Orchestra ICO della Magna Grecia. Dal 2013 ha avviato una collaborazione stabile alla testa degli Archi di Santa Cecilia con i quali ha registrato già 6 CD e nel 2021 ha riscosso un enorme successo alla Philharmonie di Essen. Fra i suoi ultimi impegni come direttore, concerti sul podio di molte delle principali orchestre italiane e, nel 2022, ha diretto Tosca al Teatro Bellini di Catania e ha debuttato con l’Orchestra Sinfonica di Milano, che lo ha già reinvitato per il settembre 2024, e con l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, che lo ha subito reinvitato nel 2023 e nel 2024 per concerti e un tour in Italia. Nel 2024 debutterà anche sul podio della Philharmonie Zuidnederland.

Heinz Saurer

Dopo essersi diplomato al Conservatorio di Zurigo sotto la guida di Claude Rippas e alla Hochschule für Musik di Freiburg im Breisgau sotto la guida di Anthony Plog, dal 2000 è stato prima tromba dell’Orchestra della Tonhalle di Zurigo, dedicandosi nel contempo alla musica da camera. È membro del Sirius Brass Ensemble e dello Swiss Brass Consort. Dal 2003 al 2008 ha insegnato alla Hochschule für Musik di Basilea e dal 2011 al 2017 alla Zürcher Hochschule der Künste.

Pascal Suter

Pascal Suter, ingegnere elettronico diplomato all’ETH, ha ricevuto le prime lezioni di flauto dolce da Ruth Burkhart a Zollikon. Membro fondatore dell’orchestra “Nota Bene” e dell’ensemble “i baroccoli”, si dedica alla musica originale per flauto dolce del periodo classico e romantico. Ha frequentato una master-class con Michala Petri a Fulda. Si esibisce in varie formazioni, sfruttando la versatilità del flauto dolce in molti generi musicali.

Alessio Tiezzi

Diplomato in pianoforte con il massimo dei voti al Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze nella classe di Lidya Rocchetti, si perfeziona all’Accademia Pianistica di Imola, a Salisburgo e altre prestigiose istituzioni con maestri come Pier Narciso Masi, Sergio Perticaroli, Aldo Ciccolini, Bruno Canino, Norberto Capelli, Hector Moreno. È vincitore di numerose competizioni musicali tra cui: primo premio assoluto “Riviera Etrusca” e “Città di Follonica” (dove ha ricevuto anche il premio speciale “Lions Club”), primo premio “Città di Castiglion Fiorentino”, “Città di Massa” e “Città di Albenga”, “Istituto musicale di Riccione” e numerosi premi in altri concorsi nazionali e internazionali. Tanti i concerti in Italia e all’estero in qualità di pianista solista: Concerto K. 414 per pianoforte e orchestra di Mozart, Concerto per quattro pianoforti e orchestra di Bach, Rapsodia in Blue per pianoforte e orchestra di Gershwin (RNYO – direttore Calligaris), Fantasia corale e Primo Concerto di Beethoven, Konzertstück op. 92 e Concerto per pianoforte e orchestra di Schumann, Concerto n. 2 di Chopin, Concerto per due pianoforti di Poulenc (Concerto di Chiusura del 48° Cantiere Internazionale d’Arte, direttore Daniele Giorgi). Camerista molto apprezzato e richiesto, vanta collaborazioni prestigiose nelle più svariate formazioni con artisti come Jing Zhing Zhang, Artur Chermonov, Feng Ning, Dimitra Theodossiou, Laura Marzorati. In qualità di direttore fa il suo esordio nel 2012 componendo e dirigendo le musiche per il 72° Bruscello Poliziano (di cui è tuttora direttore musicale). Nel 2016 dirige Pollicino, l’opera per ragazzi più rappresentata al mondo, scritta da H. W. Henze nel 1980 per i giovani di Montepulciano. È direttore stabile dell’Orchestra Poliziana di cui è anche coordinatore e preparatore per direttori ospiti di chiara fama quali Roland Böer, Beatrice Venezi, Antonio Greco e Marc Niemann. Dal 2014 è Direttore Artistico e Didattico dell’Istituto di Musica “Henze” di Montepulciano (Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte). Laureato in Didattica della Musica al Conservatorio di Perugia è docente di Esecuzione e interpretazione (Pianoforte) al Liceo Musicale “F. Petrarca” di Arezzo dove è anche direttore dell’orchestra degli allievi.

Liu Yao

Allieva della Northeast Normal University, in Cina, ha partecipato alla quinta Pearl River Cup e alla Caesar Castle Piano and Vocal Performance. Vincitrice del secondo premio al 2° Changbai Mountain Cup Vocal Grand Prix e alla 6a National Higher Art Colleges China Vocal Performance. In Italia ha preso parte alla Biennale di Todi della Regione Umbria ed è stata selezionata per partecipare nel marzo del 2024 a una master-class del M° William Matteuzzi e alla prima edizione del Concorso “New Young Opera Singers Contest: i giovani talenti dell’Opera Lirica” a Trento.

Daria Zappa

È nata a Locarno in una famiglia di musicisti nel 1976. È spalla dei secondi violini dell’Orchestra da camera di Zurigo ed è apparsa come solista con varie orchestre in Svizzera, Germania, Italia e Sud America. È stata primo violino del Quartetto Amar (2001-2004) e del Quartetto Casal (2004-2012), con il quale ha suonato nelle più prestigiose serie di concerti e Festival al fianco di musicisti quali D. Hope, H. Holliger, S. Gabetta, K. Buniatishwili e G. Feidmann. Ha al suo attivo molte registrazioni. Nel 2010 ha vinto il premio ECHO Klassik nella categoria Musica da Camera per il migliore CD dell’anno, “The Birth of the String Quartet”, su strumenti originali di J. Stainer. È stata assistente di Benjamin Schmid alla Hochschule di Berna e ha insegnato alla MKZ di Zurigo per più di dieci anni. I suoi principali maestri sono stati: S. Holm, J. J. Kantorov, G. Schulz, J. Hofmann, R. Kussmaul, D. Delay. Suona un violino Gianbattista Mezzabotte del 1778. Dal 2008 è direttrice artistica del Festival der Stille a Kaiserstuhl, in Svizzera insieme al marito Massimiliano Matesic.
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